AUSER SICILIA ha aderito all’appello lanciato da CGIL SICILIA e da altre Organizzazioni. Questo il teso dell’appello che abbiamo sottoscritto:

“Continua l’accanimento del Governo contro i migranti che arrivano in Italia scappando da guerre, miseria e dalle violenze subite durante le diverse tappe del viaggio spesso in mano a trafficanti di essere umani. Nessuno di questi elementi condiziona le scelte di questo Governo in considerazione di principi di umanità e solidarietà verso chi è portatore di grandi sofferenze presentantisi nelle nostre coste o frontiere di terra. Anzi il Governo si accanisce ancora di più inasprendo le politiche
repressive, violando diritti umani e le norme di diritto internazionale in materia di Asilo e protezione.
La linea dell’esecutivo è quella di incentrare le politiche sui rimpatri e quindi sui trattenimenti forzati in netta violazione dell’Art. 13 della Costituzione secondo il quale la libertà personale è inviolabile e non è ammessa nessuna forma di detenzione né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dell’Autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge. Questo lo hanno affermato esperti giuristi e costituzionalisti in riferimento ai Centri di
Permanenza per i Rimpatri (CPR), strutture già esistenti nel nostro ordinamento, oggi oggetto di potenziamento, in quanto il Governo prevede di realizzarne diversi in tutte le regioni, e per
l’allungamento dei tempi di permanenze dei migranti al loro interno fino a 18 mesi dentro la linea dei programmi di “rimpatri veloci”. La prima struttura prevista dai nuovi decreti è stata realizzata a
Pozzallo a pochi passi dall’Hotspot (in un’area ricadente nel territorio del Comune di Modica) predisponendo tutto l’armamentario necessario per la detenzione: reti, container e filo spinato.
I centri di permanenza per i rimpatri, già presenti anche in altre regioni, sono strutture dove in questi anni si sono registrate situazioni di oppressione e marginalizzazione, con numerose
manifestazione di autolesionismo, tentativi di suicidio, da parte delle persone recluse per protestare contro una condizione di detenzione che si determina senza aver commesso reati e senza nessuna
garanzia di tipo costituzionale, come ad esempio la figura del magistrato di sorveglianza previsto in carcere. Inoltre molte inchieste in questi anni hanno denunciato la frequente somministrazione di
psicofarmaci, e condizioni di trattenimento disumane non degne di un Paese civile e democratico.
L’istituzione e il potenziamento di queste strutture, con l’aggravante che si determina attraverso l’emanazione degli ultimi decreti del Governo, afferma nettamente un principio di discriminazione
nei confronti dei migranti ai quali non vengono riconosciuti diritti e garanzie costituzionali previstiin quanto essere umani, ma viene riservato loro un trattamento peggiorativo in quanto persone con un particolare status giuridico. Inoltre il Governo ha previsto la possibilità di poter evitare il
trattenimento nei CPR dietro pagamento di una cauzione di 5000 € in totale contraddizione a iprincipi (sbagliati) che hanno ispirato queste nuove norme. La cauzione chiesta ai migranti è già stata dichiarata illegittima Lo hanno stabilito già diversi tribunali che hanno liberato diversimigranti richiedenti asilo asserendo che la cauzione richiesta dal governo è in contrasto con la Costituzione e con le direttive europee.
Per tutto questo enorme fiume di disumanità contro i principi di salvaguardia dei diritti garantiti dalla Costituzione diciamo NO AI CPR chiedendo un inversione di rotta sulle politiche migratorie italiane e dell’Europa affinché si possa uscire, dopo più di vent’anni, da questa logica emergenziale portata aventi dai diversi governi, che ha determinato tragedie infinite nel mediterraneo e in ogni luogo di frontiera.

Siamo per un’accoglienza strutturata e diffusa e e per dare risposte concrete e dignitose alle persone che scappano da atrocità, guerre e miseria alla ricerca di un futuro. NOI NON CI STIAMO E NON VOGLIAMO ESSERE COMPLICI NON VOGLIAMO PIU’ VEDERE ESSERE UMANI, BAMBINI COMPRESI GURDARCI DA DIETRO SBARRE, BARRIERE E FILO SPINATO SOLO PERCHE’ STRANIERI. CHIUDERE I CPR , TORNARE UMANI !”

ei.

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