Ieri, a Piana degli Albanesi, l’annuale appuntamento di AUSER Nhdima che, insieme allo SPI e alla CGIL, da 16 anni portano avanti nelle scuole del circondario il “Progetto ESPLORAZIONE DELLA MEMORIA PORTELLA DELLE GINESTRE”  che sollecita la memoria dei tragigi fatti del 1° Maggio 1947 e la produzione di elaborati (disegni, poesie, canzoni, video). L’iniziativa si è svolta al Teatro al Seminario (Piazza S. Nicola – Piana degli Albanesi) alle ore 9.00.

Essendo anche il 130° anniversario della nascita dei Fasci Siciliani e il 100° anniversario della morte di Nicola Barbato, l’iniziativa è partita con  il Gruppo Teatrale “ARTE IN MOVIMENTO” del Circolo Auser “Leonardo Sciascia” di Palermo che ha messo in scena L’INCHIESTA DI ADOLFO ROSSI, ispirata all”inchiesta realizzata in Sicilia nell’ottobre del 1893, a dorso di mulo, da un giornalista veneto, Adolfo Rossi, l’unica testimonianza diretta esistente dei Fasci dei Lavoratori, movimento contadino sorto nel latifondo siciliano nel 1891, stroncato nel sangue dalle truppe regie e dai campieri mafiosi nel 1894. Il primo movimento organizzato per i diritti del lavoro dell’Italia unita.

Sono state premiati i ragazzi delle Scuole Partecipanti: I.C. G. Skanderberg” Piana degli Albanesi, l’I.C. S. Riccobono San Giuseppe Jato, l’I.C. G. Caronia di S.Cipirello e l’I.C. “E. Armaforte” di Altofonte, presenti coi loro dirigenti scolastici.

L’iniziativa, coordinata da Vincenzo Palermo, Presidente del Circolo Auser Nhdima di Piana degli Albanesi è stata conclusa da Domenico Pantaleo, Presidente Nazionale di AUSER.

Nelle conclusioni Mimmo Pantaleo ha sottolineato il valore di iniziative come questa che hanno il merito di “uscire dalla scuola”, di avere la possibilità di guardare i fatti che ci circondano, con occhi critici, con la curiosità di apprendere, di esplorare, di poter avere proprio pensiero critico, di poter guardare ai fatti del mondo”. Un lavoro che serve ai Ragazzi ma che serve anche alla Scuola perché questo scambio Società-Scuola arricchisce entrambi.

“Rievocare quei fatti come abbiamo fatto, serve innanzitutto ad apprendere un insegnamento sulla “sete di giustizia” che sempre ha animato questo popolo, dai  “Fasci Siciliani” al  1 maggio con la manifestazione del 1947, quando furono uccise tante persone che manifestavano Portella della Ginestra”. E – ancora – con l’impegno militante contro la mafia e la criminalità che ha portato, diciamo a tante morti, a tante stragi.. Ecco, guardate tutti questi momenti hanno un “filo conduttore”, la sete di libertà, la sete di giustizia, la sede di uguaglianza”..  Queste storia – ha continuato Pantaleo – ci insegnano anche che occorre andare oltre l’individualismo, occorre mettersi insieme se si vogliono cambiare le condizioni materiali. Oggi insieme all’individualismo occorre combattere anche la solitudine, le tante solitudini aggravate, paradossalmente, dalla illusione “social” delle innovazioni tecnologiche.Poi, davanti ad una platea di giovanissimi, il Presidente di Auser ha fatto un ragionamento sui nostri tempi, su come la tecnologia ha modellato le nostre vite. “Anche le innovazioni, in realtà, se ci pensiamo bene producono anch’esse solitudine, ognuno è è solo davanti a un computer, davanti a un telefonino. Noi dobbiamo un po ribaltare questa idea, le innovazioni tecnologiche informatiche sono importanti, però quello che è importante è socializzare e stare insieme. Guardate l’Auser ha esattamente questa funzione, attraverso i volontari e le tante attività solidaristiche che noi facciamo è mettere insieme le, non farle sentire sole, non farle sentirle isolate. Pantaleo, ha ricordato il valore della lotta alla mafia ed ha ricordato una frase di Don Ciotti, che ama ripetere come “lotta per la legalità è uno strumento per affermare la giustizia sociale, perché senza giustizia sociale non ci può essere, lotta alla criminalità”, La mafia è la negazione della giustizia sociale.

Infine, Pantaleo, ha voluto richiamare il tema della pace. “In quelle battaglie dei “Fasci Siciliani” ma nel movimento socialista  internazionale era molto presente il tema della pace, della contrarietà alla guerra. Valori che oggi sono attuali se pensiamo alla vicenda Ucraina, al riaccendersi di conflitti che sembravano sopiti, a questa spinta forte al riarmo e alla spesa militare”.

 L’interevento, quasi integrale, di Domenico Pantaleo è rinvenibile nella nostra pagina Facebook https://fb.watch/k-V0e7adCO

 Nella stessa pagina tutte le foto del nostro Socio Gaspare Semprevivo che ringraziamo per la disponibilità

 

 

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