Auser si appresta a celebrare la “Giornata Internazionale della Donna” mettendo in campo nei territori un cartello vasto e ricco di iniziative: Incontri con le scuole, presentazioni di libri, mostre, concerti, incontri e dibattiti, proiezioni di film, ma anche tanti momenti di socialità e condivisione.

Un 8 marzo che per l’associazione non si esaurirà nella giornata del calendario, l’impegno delle donne e degli uomini di Auser è un contributo concreto per migliorare la vita dell’intera società, per essere vicine sempre e comunque alle tante donne che nel nostro paese sono vittime di violenze e prevaricazioni, sono discriminate, che vivono una quotidianità spesso difficile e faticosa a causa di una mancanza strutturale di servizi pubblici, della conciliazione dei tempi, del precariato diffuso.

Tante le iniziative programmate in prossimità dell’8 marzo e nella giornata di mercoledi: Caltagirone, Vittoria, Siracusa, Palermo, Messina, Caltanissetta, Milazzo, Trabia, Termini Imerese… solo per citare quelle, fin qui comunicate.

A Termini Imerese e Trabia, in provincia di Palermo, parteciperà il Presidente Regionale di AUSER Giorgio SCIRPA.

A Termini Imerese l’iniziativa si terrà al Liceo Scientifico “Nicolo Palmeri” ed avrà come tema “Donne libere oltre ogni cultura” Sostegno alla lotta delle Donne Itaniane e Afghane.. L’iniziativa viene fatta in collaborazione con Amnesty International e l’UDI. (vedi locandina)  A Trabia, l’iniziativa insieme alla “pro loco” , al Centro Studei della Caritas e dell’Istituto Comprensivo Giovanni XXIII°.

Tutte le iniziative saranno segnate dalla recente strage  a cento metri dalle coste della Calabria, dal pensiero alle donne ucraine coinvolte dagli orrori della guerra, alle donne afghane celate sotto il burka e senza più diritti, alle giovani donne iraniane che continuano strenuamente la rivolta, alle migliaia di donne “dimenticate” nel mondo, costrette a matrimoni precoci, a mutilazioni genitali, vittime di tratta o condannate ad una vita di soprusi, senza la possibilità di studiare o di compiere le azioni quotidiane da noi considerate “normali”; alle volontarie e operatrici delle tante organizzazioni umanitarie che sono impegnate in prima linea nel dare aiuto nelle zone del mondo coinvolte dalle guerre e dai disastri naturali.

Il primo pensiero di questo 8 marzo 2023 lo vogliamo indirizzare a queste sorelle, a quelle vite spezzate che chiedono giustizia, al coraggio e alla determinazione.

Con la speranza che l’8 marzo accenda un faro di luce e che l’attenzione sulle loro lotte non venga mai meno, perché il loro destino è anche il nostro.

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